L’edizione 2013 del festival ‘A passo d’uomo, sentieri naturali e culturali in Valconca’ ha riproposto la formula delle tre giornate di cammino già sperimentate con la prima edizione lo scorso anno. Il festival ha percorso nuovamente l’esplorazione del “rapporto arte e natura”, partendo dall’osservazione del paesaggio, per realizzare azioni sceniche e spettacoli e utilizzando il cammino come momento per scoprire e entrare in relazione con i luoghi. Quest’anno però, abbiamo avuto una grande novità: l’entrata in scena dei comuni della costa che ha riunificato tutta la Valle. Tutto il territorio connesso al torrente Conca, dalla costa all’entroterra, è stato percorso e attraversato dagli eventi che hanno composto il festival. Tre giornate in cui con un gesto collettivo dieci comuni, le loro comunità, associazioni, piccole imprese, artisti, hanno preso parte all’impegno comune, grazie al quale il 6, il 7 e l’8 settembre scorsi gli spettatori hanno potuto percorrere i sentieri della valle, con uno sguardo speciale: lo sguardo del viandante che con la lentezza, il ritmo del passo, il silenzio, scopre la vera natura dei luoghi e la loro bellezza.
Gli spettatori hanno potuto fruire delle azioni del festival, frutto di produzioni originali generate dal e per il paesaggio della Valconca. Le azioni sono state messe in scena nei luoghi in cui sono state originate – lungo i sentieri del Grande Anello Verde del Conca, negli anfiteatri naturali, lungo il torrente e nei borghi storici -. Proprio sul tema dello sguardo dedicato al paesaggio si è strutturata questa seconda edizione, proponendo percorsi artistici che utilizzano lo sguardo come modalità interpretativa.
I laboratori, le azioni sceniche e le camminate poetiche hanno lavorato sul tema della descrizione e della percezione di luoghi eccellenti della Valconca da parte di artisti, esperti e comunità di diversa natura, mettendone in scena i molteplici punti di vista. Le azioni presentate al festival hanno composto un’immagine della Valconca che, come un mosaico, si è definita per l’accostamento dei fotogrammi che rappresentano la “visione” dei diversi protagonisti del festival.
Abbiamo visto rappresentata nella mostra ‘Sguardi sul paesaggio‘ la visone multiforme e prettamente visiva dei dodici fotografi partecipanti al laboratorio di fotografia con Guido Guidi; abbiamo vissuto la percezione di Montegridolfo attraverso i sensi e la stimolazione emotiva nel laboratorio ‘Passo a due’ sviluppato da Intercitylab e Hope for Dance con l’Unione Italiana Ciechi dove per “sentire” il paesaggio si procedeva bendati e privati della vista, seguendo le stimolazioni vocali e musicali di Alessia Canducci e Fabio Mina sotto la guida di Sandra Holtzappel e Giuseppe de Ruggiero; abbiamo potuto vedere una Morciano inedita attraverso la guida poetica ed evocativa di Isabella Bordoni e il torrente Conca accompagnati dalle letture di Dante di Silvio Castiglioni, infine abbiamo rivolto lo sguardo verso l’alto con la messa in scena del seminario l’Adorazione sviluppata da Movimento Centrale a Valbona ha interpretato con la danza sul testo di Nancy. Tra gli eventi alcune performance, come quella alla foce del Conca di Lucilla Bigi e Stefano Voce in il lamento di Didone e di Studio per Ararat di Davide Schinaia e Barbara Martini.
Oltre che dalle camminate sceniche il festival si è composto di molte le camminate naturali in paesaggi particolarmente suggestivi e condotte da guide esperte che in molti casi hanno interpretato i luoghi raccontandone la storia o le particolarità, come ad esempio è successo a Gemmano dove percorrendo il cammino tra gli ex rifugi di guerra attraverso i racconti di Silvana Cerruti si sono rievocati i giorni del passaggio del fronte nel settembre 1944, o come è successo a Albereto dove Adriana Ugolini ha dato nome alle solitamente anonime erbe di campo insegnando a riconoscerle e raccontandone le proprietà. E ancora con la camminata fotografica condotta da Simone Antonelli coadiuvato dall’energia e dall’entusiasmo di Silvia Pangrazi. O nei laboratori per bambini come quello condotto a Montecolombo da Manuela Bernabè e Antonietta Righetti.
Ogni sera il festival si è chiuso con un momento di ritrovo collettivo per concludere la giornata con un convivio: una cena accompagnata da un concerto di diversi giovani gruppi, l’Insolito Clan, I Silver Combo, i Rubiconians.
Ringraziamo tutte le persone che con il loro contributo attivo anche quest’anno hanno reso possibile la realizzazione del Festival: gli amministratori, gli artisti, le guide, gli abitanti della valle.
Un ringraziamento alle associazioni e alle realtà culturali partner indispensabili di questo progetto collettivo: Cavalieri del mare, Giacche Verdi, CAI, La Pedivella, La Valle del Conca Nordik walking e Mountain bike, Tassello Mancante, Voce in capitolo, Ora d’Aria, Giovani Insieme, Malatempora, Compagnia del Serraglio, Arboreto, Lions e Leo Club, Circolo Mercurio, Museo di Montegridolfo, Museo delle Grotte di Onferno, Terre delle Piante Superiori.
Infine un particolare ringraziamento agli Enti sostenitori.
Un ringraziamento a Francesca Airaudo e Fabio Biondi per la supervisione artistica e a Nevio Cavina per gli allestimenti luminotecnici e la direzione tecnica.
Alla Provincia di Rimini, agli Assessorati al Turismo, Pianificazione territoriale e Cultura nelle persone di Fabio Galli, Vincenzo Mirra, Carlo Bulletti, Simon Buda, Roberta Laghi, Alberto Rossini e Annarita Biondi.
Ai Comuni aderenti della nuova edizione, Misano Adriatico e Cattolica, San Giovanni in Marignano e Montecolombo, nelle persone di Stefano Giannini, Eleonora Troiani, Alessandro Belluzzi, Domenico Bianchi.
E all’Unione della Valconca – ultima non ultima – che per prima ha creduto nel 2011 in A passo d’uomo, grazie alla volontà del presidente Ruggero Gozzi e di Gianni Bartolomeo, e dei sindaci Riziero Santi, Christian D’Andrea, Fabio Forlani, Nadia Fraternali, Claudio Battazza che continuano a dare sostegno a questo progetto di vallata che unisce e valorizza le diversità di ogni singola realtà locale.
Marialuisa Cipriani, Elena Farnè
Ph. Matteo Conti
A PASSO D’UOMO
associazione di promozione sociale
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347 4240186 / 338 3185501