con Giovanni Balzaretti, cantastorie e pellegrino
Silvia Giorgi, attrice
guida Alfredo Galeazzi
Into the wild è un viaggio a piedi tra i boschi e i paesaggi della Valconca ideato e promosso da A passo d’uomo.
Dal 2 al 4 settembre, in occasione dell’inaugurazione della quinta edizione del festival, vivremo tre giorni all’avventura e in autosufficienza.
Accompagnati da una guida esperta dei sentieri più autentici e suggestivi della valle, impareremo le regole base della sopravvivenza in natura: come accendere il fuoco per cucinare, come preparare un giaciglio, come riconoscere le tracce degli animali.
Ma il cammino non sarà solo un’esperienza fisica, durante i tre giorni di cammino potremo ascoltare i racconti di Giovanni Balzaretti, attore e cantastorie che ha effettuato decine di viaggi a piedi, camminando per migliaia di chilometri lungo i sentieri più amati dai pellegrini di tutto il mondo sui cammini di Santiago e San Francesco.
Con Into the wild partiremo da Onferno, tra i calanchi, e attraverseremo i paesaggi del fiume Conca di Monte Colombo e Montescudo, il fiume Ventena, il Rio Montepetrino, il borgo di Meleto, Montegridolfo, Motecioccoli, la frazione di Laureto, il monte Baiacane, il borgo di Cerreto, le frazioni di San Felice, San Gaudenzo e Castelnuovo. Il ritorno a Onferno è previsto per la sera della domenica, dove saremo accolti alla Fattoria Caracol con la cena dal gruppo di A passo d’uomo.
Iscriviti via email a info@apassoduomo.org
Il viaggio di 3 giorni ha un costo di 90€ a persona in cui sono inclusi:
I pasti saranno preparati assieme alle guide, con rifornimento di ingredienti e attrezzature ad ogni tappa a cura dell’organizzazione e compresi nel costo di iscrizione, a eccezione della cena conclusiva di domenica sera in cui il gruppo è ospite della Fattoria Caracol (costo incluso nella quota).
Per la caparra è richiesto metà dell’importo (45€) a copertura della spese dei pasti e che potranno essere versati sul C/C IBAN IT 70 Z 05792 24201 CC0970004303 intestato a APS A passo d’uomo (presso Banca Popolare Valconca, filiale di Rimini, piazza Malatesta) causale “contributo INTO THE WILD”
Iscriviti via email a info@apassoduomo.orgPer maggiori informazioni e iscrizioni scrivere a ✉ info@apassoduomo.org
oppure contattare il numero ☎ 347 4240186.
Vi indicheremo modalità d’iscrizione e dettagli.
“Mi chiamo Giovanni, e da 25 anni lavoro in teatro come attore e pedagogo, e ogni tanto faccio anche delle messe in scena.
Però nella mia vita non è che lavori e basta.
Ad esempio mi piace molto fare il padre, e nell’autunno 2007, con mio figlio Guillaume, ho vissuto la straordinaria esperienza di essere un Pellegrino sul Cammino di Santiago.
Durante il viaggio la frase più ricorrente era “è impossibile raccontare questa esperienza, l’unica cosa è consigliarla”, ed ero fra i più fervidi sostenitori di questa tesi.
Lungo il Cammino tenevo un diario di viaggio radiofonico con Contatto Radio di Carrara, e la curatrice degli spettacoli del Festival di Ronchi, che ha seguito il mio racconto, mi ha proposto di tradurlo in messa in scena e ho accettato.
Con entusiasmo e con timore ho accettato.
Non sono uno storico, ma la storia di un millennio di pellegrini è bellissima.
Non sono un accademico, ma le opere d’arte che “premiano” gli sforzi sono fra le più importanti d’Europa.
Sono un ecologista, e la qualità di relazione con paesaggi e ambiente di un pellegrino andrebbero insegnati a scuola.
Sono un guitto e un contastorie, e di storie, sui Cammini, ce n’è una più bella dell’altra…
Non ho preparato un copione, ma un canovaccio di argomenti, che spaziano dalle cattedrali ai templari, dai dolori, obbligatori per un viaggio di 800 km a piedi, alle allegrie e alle sorprese, cercando non di spiegare ma di invogliare ad intraprendere un percorso unico verso se stessi e verso gli altri.Adesso siamo nel 2016 e questa passione non scema più. Il Cammino sulla nostra bellissima Francigena e sul bellissimo Cammino di Assisi è entrato prepotentemente nel canovaccio dello spettacolo. Ad oggi ho onorato più di cento repliche, ricevuto riconoscimenti e continuo a ricevere richieste di repliche. Forse perché come l’arte la storia, la cultura e la natura di questo fascio di strade è incredibile, ricchissima e costantemente in evoluzione…
Questo voglio raccontare, la bellezza dell’essenziale. La sua evoluzione.
La tecnica utilizzata è il Teatro di Narrazione Emozionale.”
Giovanni Balzaretti, attore, si è formato alla Scuola di Teatro di Bologna, ha debuttato con Carpentieri e Meldolesi, ha fatto il prezzemolo della ricerca italiana anni ‘80 e ‘90 collaborando con F. Monteverde, G. Barberio Corsetti, M.T.M., F. Gigliotti, etc. sempre alla ricerca di quel “attore totale” che sarà la sua caratteristica sia come interprete sia come pedagogo. Lungo periodo nei Krypton con importanti tournèe in Italia e all’estero, già con ruoli protagonisti. Il Teatro Del Carretto lo vuole come Ettore nella loro “Iliade”. Debutto al Festival di Spoleto, sei anni di tournèe nei più importanti teatri italiani (Giglio, Verdi, Petruzzelli, Valle, Bonci, Pergola, Bellini, Carignano, etc.) e festival esteri: Madrid. Colonia, Mosca, etc… A Madrid incontra Tadeus Kantor e Pina Baush, a Mosca gli allievi biomeccanici di Mejerc’old. In cinema fà poco perchè dopo un promettente inizio con P. Avati, G. Magni, M. Ferreri scioccamente dice di no a F. Fellini. Se ne vergognerà per quasi vent’anni, solo quest’anno a accettato un piccolo ruolo con P. Virzì. Nel 1999 Micha Van Hoche lo vuole nell’Ensemble. Inizia una collaborazione che, a fasi alterne, durerà più di otto anni. Lavora da protagonista al fianco di L: Savignano, D. Erzalov, F. Di Francescantonio, C. Sagna… e calca i palcoscenici di Bogotà, S. Pietroburgo, Manhattan, Bruxelles, Milano, Ravenna, Il Cairo. Fonda prima i Fratelli Di Taglia con Daniele Dainelli e omonima scuola, poi la Scuola di Teatro di Alassio, tiene laboratori ovunque e, finalmente, nel 1993, fonda il Teatro Agricolo.
Obbiettivo un attore contemporaneo che basa le sue qualità su radici artistiche e culturali solide. Aveva incontrato Dario Fò e lavorato con F. Soleri ma i suoi maestri di Commedia dell’Arte sono stati E. Allegri e G. Santelli. “Giullarata Dantesca” fà più di quattrocento repliche e diventa lo spettacolo di Commedia dell’Arte più rappresentato degli anni 90, “Oratorio sui Campi” riceve per la prima volta il patrocinio di Amnesty, nel cantiere di lavoro sul Teatro di Narrazione del 1997 debutta per la prima volta il giovane Ascanio Celestini. Oggi il Teatro Agricolo è sempre di più la sua scommessa: “Parzival”, “Lupi”, “Rogo”, “Lupi Due” sono spettacoli di qualità e di successo, nel 2006 “Mila” spettacolo sulla Carta dei Diritti del Fanciullo riceve ancora il patrocinio di Amnesty Internazional. Con alcuni Comuni toscani ha realizzato uno spettacolo sulla figura di Pietro Gori. “Dolcino e Dolcissima”, spettacolo sulla più bella eresia cristologia medievale ha ricevuto il patrocinio del “Centro Studi Dolciniano” fondato da Dario Fò e Tavo Buratti. Su commissione del Festival di Ronchi ha debuttato “Pellegrina Pellegrino” spettacolo di narrazione su Cammini e Camminanti che ha superato le 100 repliche. Collabora con La Fura dels Baus. E’ docente di Commedia dell’Arte e di Teatro di Narrazione per la C.E.E., per il Teatro Catalina Sur di Buenos Aires, per la Petite Band di Bruxelles, per tante Scuole di Teatro e Compagnie teatrali italiane e estere. Vive a Valle Benedetta ( Livorno ) presso la sede del Teatro Agricolo.
A PASSO D’UOMO
associazione di promozione sociale
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