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laboratorio con Guido Guidi
laboratorio con Guido Guidi

sguardi sul paesaggio

INTRODUZIONE

La fotografia di paesaggio ha origine col vedutismo settecentesco. Ma è solo con la prima guerra mondiale – con l’urgenza di documentare le distruzioni operate dalla guerra – che la fotografia di paesaggio comincia a rappresentare il punto di vista dell’operatore, con uno sguardo non solo tecnico, ma anche artistico.
Grazie a campagne fotografiche come la “Mission Photographique de la Datar” – promossa nel 1984 dallo Stato francese – la fotografia inizia a rappresentare il territorio indagando il paesaggio urbanizzato e non, nei suoi vari aspetti. In questa esperienza la fotografia affronta anche gli aspetti meno armoniosi e più dissonanti dei luoghi, ma anche più veri, delle varie realtà locali. Guarda (anche) alle periferie, ai territori sconnessi e li interpreta cogliendone i segni di mutamento, a prescindere dal taglio poetico, surreale o documentativo scelto da ogni singolo autore.
E proprio grazie ai grandi interpreti che hanno agito in tal senso, come Luigi Ghirri, Guido Guidi, Mimmo Jodice, Gabriele Basilico, Giovanni Chiaramonte – per citare solo alcuni dei grandi fotografi italiani che sono a tutti gli effetti entrati a far parte della storia della fotografia contemporanea – possiamo ricostruire la complessità del paesaggio in termini di evoluzione e mutamento.

OBIETTIVI DEL LABORATORIO

Il progetto “SGUARDI SUL PAESAGGIO. Laboratorio di fotografia con GUIDO GUIDI” è finanziato dalla Provincia di Rimini e promosso dall’Unione Valconca ed intende promuovere attività di ricerca, formazione professionale e di rappresentazione dei luoghi della Valconca attraverso la fotografia contemporanea di paesaggio.
Il laboratorio persegue tre obiettivi:

  • promuovere e rafforzare le vocazioni della Valconca quale “laboratorio permanente per l’arte contemporanea” investendo sulla formazione e la produzione artistica dei giovani e dei professionisti operanti nel territorio locale;
  • innescare processi virtuosi di contaminazione tra fotografia contemporanea e rappresentazione del paesaggio;
  • favorire il dialogo e lo scambio tra esperienze artistiche locali ed internazionali.

TEMA D’INDAGINE

Il laboratorio indagherà le trasformazioni dei paesaggi della Valconca con particolare attenzione agli elementi, ai luoghi e agli spazi in cerca di nuovi usi e funzioni, rispetto ai seguenti tre temi:

  • il paesaggio urbano dei centri storici malatestiani con particolare attenzione agli ingressi urbani e ai luoghi della socialità, di ritrovo delle comunità locali;
  • i paesaggi della mobilità che si avvicendano a margine della provinciale del fondovalle (che collega la costa all’entroterra e in cui si avvicendano piccole aree produttive, borgate, campi agricoli, insegne) e delle strade principali di connessione tra i differenti centri storici (in cui si alternano colture e piccole frazioni)
  • i paesaggi naturali e culturali della rete sentieristica del Grande Anello Verde del Conca, un circuito di sentieri tabellati dal C.A.I., perlopiù di terra battuta, che attraversa campi agricoli, boschi, grotte, cave, calanchi e corsi d’acqua connettendo tra loro tutti i centri storici e le principali frazioni.

MODELLO FORMATIVO-PERFORMATIVO E FASI DEL LABORATORIO

Il modello proposto per il laboratorio è di tipo formativo/performativo, ovvero gli allievi avranno l’opportunità di seguire lezioni frontali e sul campo, ma anche di mettere in mostra il proprio prodotto artistico frutto dell’esperienza collettiva, contribuendo alla progettazione e all’allestimento finale. Ciò consentirà ai partecipanti di misurarsi con un’attività professionale a tutti gli effetti.
Il percorso sarà strutturato per fasi progressive di apprendimento e di espressione creativa:

  • fase 1 / Laboratorio teorico sulla fotografia contemporanea. Si prevede una giornata di lezione teorica con Guido Guidi sulla fotografia contemporanea, in cui verranno presentati inoltre i temi e le aree di studio del laboratorio. I partecipanti presenteranno le proprie esperienze pregresse ed interessi;
  • fase 2 / Workshop intensivo teorico e pratico con campagne fotografiche di conoscenza diretta degli ambienti naturali e culturali. Si prevede un workshop di tre giorni continuativi, con cinque uscite fotografiche in Valconca, guidate dal gruppo docente e con la presenza di Guido Guidi, alternate ad incontri di gruppo.
  • fase 3 / Laboratorio conclusivo di presentazione e selezione delle fotografie in previsione della mostra. Si prevede una giornata in cui ogni partecipante presenterà a Guido Guidi e al corpo docente una selezione delle proprie migliori fotografie. Il gruppo di lavoro selezionerà insieme ai partecipanti le fotografie da stampare per allestire in mostra.
  • fase 4 / Mostra e video nel festival (6-7-8 settembre 2013). Le migliori foto saranno stampate ed esposte a cura dell’organizzazione in una mostra collettiva e proiettate nell’ambito del festival A passo d’uomo 2013.

Altresì, i partecipanti interessati potranno:

  • proseguire l’attività esplorativa tra la fase 2 e 3 del laboratorio con uscite fotografiche libere auto-organizzate. L’organizzazione fornirà il supporto e le informazioni logistiche necessarie ad effettuare le uscite;
  • contribuire alla progettazione e all’allestimento della mostra fotografica, a cura dell’organizzazione, tra la fase 3 del laboratorio ed il festival.

SEDI E LUOGHI DEL LABORATORIO

Il laboratorio si svolgerà nel territorio dei Comuni della Valconca.
Le lezioni avranno sede all’interno della Riserva Naturale Orientata di Onferno, nel Comune di Gemmano, presso il museo multimediale delle grotte. La Riserva di Onferno è un Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e fa parte della “Rete Natura 2000”, la rete europea destinata alla conservazione della biodiversità presente nel territorio dell’Unione. Le grotte sono state scavate dall’azione erosiva e corrosiva delle acque piovane sul gesso, una roccia che si è depositata sui fondali marini circa 6 milioni di anni fa. L’ambiente carsico, con doline, inghiottitoi, grotte, ha creato un mosaico di ambienti e microclimi differenti e perciò i 300 ettari dell’area protetta e il territorio circostante ospitano una grande varietà di specie viventi, alcune delle quali molto rare e caratteristiche.
Il workshop intensivo alternerà uscite fotografiche a lezioni. Le uscite per le campagne fotografiche avverranno nel territorio dei comuni di Morciano di Romagna, San Clemente, Montescudo, Mondaino, Montegridolfo, Gemmano. Le lezioni (tra un’uscita fotografica e l’altra) si svolgeranno presso il museo multimediale delle grotte di Onferno per gentile concessione della Cooperativa il Millepiedi.
La sede della mostra sarà individuata entro il 3° incontro in funzione del lavoro svolto dal gruppo e in accordo con l’organizzazione del Festival.

CALENDARIO

1 agosto 2013 / Scadenza presentazione domande
8 agosto 2013 / Fase 1 – Laboratorio teorico sulla fotografia contemporanea. 1 giornata
9-10-11 agosto 2013 / Fase 2 – Workshop intensivo teorico e pratico. 3 giorni continuativi con residenza in loco
24 agosto 2013 / Fase 3 – Laboratorio conclusivo di presentazione e selezione delle fotografie in previsione della mostra. 1 giornata
6-7-8 settembre 2013 / Fase 4 – Mostra e video nel festival

PARTECIPANTI E COSTI DI ISCRIZIONE

Il laboratorio si rivolge a giovani aspiranti fotografi e a fotografi professionisti, interessati alla fotografia di paesaggio.
Possono presentare domanda tutti gli interessati. Sono previsti un massimo di 20 posti:

  • 12 posti sono riservati in forma gratuita a fotografi aspiranti e professionisti residenti nel territorio della Provincia di Rimini e a giovani residenti nella Provincia di Rimini interessati alla fotografia ed iscritti alle associazioni del territorio provinciale già partner del progetto A passo d‘uomo;
  • 8 posti a pagamento sono riservati a fotografi professionisti e/o aspiranti professionisti non residenti nella Provincia di Rimini. La quota di iscrizione è fissata in 150 euro.

Qualora alcuni dei posti riservati ai residenti nella Provincia di Rimini rimangano liberi saranno ammessi al laboratorio i partecipanti non residenti che ne abbiano fatto richiesta e che risulteranno idonei.

DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

Tutte le persone interessate dovranno fare richiesta di partecipazione all’organizzazione del laboratorio, inviando:

  • domanda di iscrizione con lettera motivazionale. Il candidato dovrà compilare il modello di iscrizione fornendo le proprie generalità, il luogo di residenza ed indicando le motivazioni che lo spingono a partecipare al laboratorio (massimo 1 pagina)
  • breve CV. Il candidato dovrà indicare studi, titoli ed eventuali corsi, premi, pubblicazioni nel campo della fotografia e le proprie esperienze pregresse ritenute significative (massimo 1 pagina)
  • portfolio. Il candidato dovrà inviare in formato digitale una selezione da 5 a 10 foto rappresentative delle proprie capacità tecniche e compositive. in formato A4

Tutti gli interessati dovranno far pervenire la domanda entro le ore 13.00 del 1 agosto 2013, per posta tradizionale o per email a:

Le richieste di adesione dovranno riportare l’oggetto “Laboratorio Sguardi sul Paesaggio” e specificare il mittente e i contatti dei richiedenti.
Non fa fede il timbro postale.

DOCENTE

GUIDO GUIDI (Cesena, 1941)

Guido Guidi nasce a Cesena, dove vive e lavora.
Dal 1956 è a Venezia dove studia prima Architettura allo IUAV e successivamente Disegno industriale, seguendo tra gli altri i corsi di Luigi Veronesi e Italo Zannier. E’ nel clima vivace del periodo veneziano che decide di dedicarsi con continuità alla fotografia
Dalla fine degli anni sessanta realizza importanti ricerche personali, indagando il paesaggio e le sue trasformazioni e sperimentando al contempo il linguaggio fotografico stesso. Le sue opere sono state esposte in istituzioni italiane e internazionali – tra le quali il Fotomuseum di Winterthur, il Guggenheim e il Withney Museum di New York, il Centre Pompidou di Parigi, La Biennale di Venezia. – e sono state oggetto di numerose pubblicazioni. Tra le antologiche ricordiamo Varianti, Art&, 1995; SS9, IUAV e Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea, 2000; In Between Cities, Electa, 2003; VOL. I, Electa, 2006; A new Map of Italy, Loosestrife Editions, 2011; Guido Guidi, Carlo Scarpa’s Tomba Brion, Hatje Cantz,2011.
A partire dagli anni ottanta partecipa a numerosi progetti di documentazione del territorio come l’indagine sulla città diffusa tra Venezia, Padova e Treviso, promossa dallo IUAV nel 1982, “Viaggio in Italia” (1983) ed “Esplorazioni sulla via Emilia. Vedute nel paesaggio” (1986), “Archivio dello Spazio” della Provincia di Milano (1991), l’indagine sull’edilizia pubblica dell’Ina-Casa (1999), “Atlante Italiano 003” (DARC, 2003). In ambito prettamente architettonico realizza ricerche e pubblicazioni sulle opere di Le Corbusier (pubblicata da Einaudi, 2003), Carlo Scarpa e Mies van der Rohe (Canadian Centre for Architecture, 1999 e 2001).
All’attività fotografica affianca da anni attività di didattica e promozione della fotografia: nel 1989 avvia a Rubiera, con Paolo Costantini e William Guerrieri, Linea di Confine per la Fotografia Contemporanea. È docente di Fotografia all’Accademia di Belle Arti di Ravenna e dal 2001, allo IUAV di Venezia e all’ISIA di Urbino.

ASSISTENTI

SILVIA LODDO (Oristano, 1977)

Ha studiato alla Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna e presso il dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università Sorbonne-Paris IV. Dopo la laurea ha frequentato la Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte dell’Università di Siena, diplomandosi in Storia della Fotografia.
Nel 2008-2009 ha lavorato per la Fondazione La Biennale di Venezia nell’ambito del progetto di riordino della fototeca dell’ASAC, Archivio Storico delle Arti Contemporanee.
Dal 2010 cura per Osservatorio Fotografico, laboratorio permanente di ricerca sulla fotografia e l’editoria, il ciclo di incontri sulla fotografia a cui hanno partecipato i fotografi Guido Guidi, Franco Vaccari, Paolo Gioli, Roberto Masotti, Moira Ricci, Domingo Milella e studiosi della disciplina come Tiziana Serena, Daniele Fragapane, Luigi Tomassini, Stefano Munarin, Roberta Valtorta, Cosimo Chiarelli, Antonello Frongia, Silvia Paoli, Corinna Giudici e Laura Gasparini.
Ha curato il catalogo e la mostra di Marcello Galvani presso il Mar di Ravenna nell’ambito del progetto Critica in Arte (2012-2013) e le pubblicazioni A Seneghe, fotografie di Guido Guidi, versi di Mariangela Gualtieri (2012); La figura dell’orante. Appunti per una lezione, fotografie di Guido Guidi, (2012); Pineta San Vitale, fotografie di Jonathan Frantini, (2012); 2^D, fotografie di Cesare Fabbri, (2009).
Ha pubblicato un contributo nel volume Inchiesta sull’Arte, a cura di Enrico Crispolti, Milano, Electa, 2008; il saggio Licinio Farini. Fotografo Dilettante a Ravenna tra ‘800 e ‘900 in Licinio Farini fotografo pittorialista, Ravenna, Longo, 2009 e L’ombra del tempo (conversazione con Guido Guidi), in Ex tenebris ad lucem, catalogo dell’edizione 2010 di Ravenna Festival.
Da diversi anni segue attivamente le ricerche e l’attività didattica di Guido Guidi.

CESARE FABBRI (Ravenna, 1971)

Dopo gli studi in Urbanistica presso l’Istituto Universitario d’Architettura di Venezia, ha collaborato alla didattica di Guido Guidi prima presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e poi alla facoltà di Design e Arti dello stesso IUAV e all’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino (ISIA).
Ha tenuto laboratori di fotografia in diverse scuole superiori ed attualmente insegna fotografia, con Guido Guidi e Michele Buda, presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna.
Nel 2004 ha vinto il premio RAM indetto dall’Associazione Mirada per il circuito GAI e la borsa di studio HERA per la fotografia; nel 2007 ha partecipato alla Biennale Internazionale di Fotografia di Stoccarda ed è stato finalista al Premio Atlante Italiano 007 Rischio Paesaggio promosso dal museo MAXXI di Roma.
Nel 2009 ha partecipato alla collettiva T* sguardo sui confini dell’identità di genere, a cura di Silvia Loddo, allestita negli spazi del Teatro Rasi e della Galleria Ninapì di Ravenna.
Ha pubblicato i cataloghi monografici EO, a cura di Elisa Giovannetti, Ferrara 2008 e 2^D, a cura di Silvia Loddo, Ravenna, Longo, 2009.
È tra i fondatori ed animatori di Osservatorio Fotografico, laboratorio permanente di ricerca sulla fotografia e l’editoria, ed ha aderito al progetto di Documentary Plattoform con la pubblicazione di Un mondo di carta in Vision and Documents, dp edition 2010.
Per Osservatorio Fotografico ha ideato e curato con Silvia Loddo il progetto Dove Viviamo, finalizzato alla costruzione di un archivio visivo sulla città di Ravenna, attraverso campagne fotografiche sul territorio affidate a giovani autori.
Nel 2013 ha partecipato alla collettiva Welfare Space Emilia organizzata da Linea di Confine per la fotografia contemporanea presso la Corte Ospitale di Rubiera (RE) e al progetto LNM1O, Le Nostre Mura.10 fotografi in residenza. Laboratorio nelle Terre del Giorgione.
Collabora con le compagnie Orthographe e Teatro delle Albe di Ravenna.

FRANCESCA GARDINI (Lugo, 1981)

Ha studiato Architettura presso la Facoltà IUAV di Venezia e si è laureata nel 2007 con Bernardo Secchi e Guido Guidi.
Nel 2007 ha vinto il premio RAM per la fotografia indetto dall’Associazione Mirada per il circuito Giovani Artisti Italiani (GAI).
Nel 2010 ha partecipato a una campagna fotografica sul tema ‘Le cose e il paesaggio’, promosso dal Sistema Musei di Valle Camonica con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio materiale ed immateriale della Valle Camonica. L’esito delle ricerche è stato pubblicato nel volume Le cose e il paesaggio, a+mbookstore edizioni, Milano, 2011.
Nel 2012 è stata selezionata per Citizenship. La Giovane Fotografia Italiana racconta la cittadinanza nell’ambito del festival FotografiaEuropea012 di Reggio Emilia.
Nel corso del 2012-2013 ha partecipato con Davide Baldrati e Nicola Baldazzi al progetto Dove Viviamo, commissionato da Osservatorio Fotografico e ha pubblicato il quaderno Una mattina, a cura di Silvia Loddo e Cesare Fabbri, Osservatorio Fotografico, Ravenna, 2013.

CRITERI DI VALUTAZIONE E ACCESSO

Il laboratorio è attivato attraverso un bando pubblico.
I partecipanti interessati saranno selezionati privilegiando i criteri di creatività, competenza e interesse motivazionale.
Tutti gli interessati al laboratorio per essere valutati ed ammessi a selezione dovranno presentare tutta la documentazione modulistica completa e un proprio portfolio fotografico (cartaceo o digitale) da cui si possano evincere sia le capacità tecniche ed espressive ed eventuali esperienze pregresse, sia l’interesse e la disponibilità a partecipare a tutte le attività previste all’interno dell’offerta formativa/performativa del laboratorio, dalle lezioni al workshop e all’allestimento della mostra finale.
I docenti del corso e l’organizzazione definiranno a proprio insindacabile giudizio la graduatoria di selezione finale.
In caso di punteggio paritario tra i candidati sarà privilegiato il candidato anagraficamente più giovane.
Non saranno ammesse domande incomplete.
L’organizzazione comunicherà repentinamente ai partecipanti selezionati l’ammissione al laboratorio, che dovranno confermare la propria adesione e provvedere al pagamento della quota di iscrizione, se e quando prevista (le modalità di pagamento saranno comunicate successivamente).

ONERI A CARICO DEI PARTECIPANTI E DELL’ORGANIZZAZIONE

I costi di iscrizione al laboratorio per tutti i giovani ed i residenti del territorio della provincia di Rimini (vedere il punto Partecipanti del presente bando) sono coperti dal contributo corrisposto dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Rimini, ente finanziatore del progetto. Ovvero, tutti i giovani ed i residenti del territorio della provincia di Rimini ammessi in base ai criteri di selezione non avranno costi a loro carico per partecipare alle lezioni del laboratorio, al workshop e alla mostra.
Per i residenti al di fuori della Provincia di Rimini il costo di iscrizione e partecipazione alle lezioni del laboratorio, al workshop e alla mostra è di 150,00 euro per persona.
I costi di allestimento della mostra sono a carico dell’organizzazione e ricomprendono i costi delle stampe fotografiche finali selezionate per l’esposizione. Le stampe fotografiche intermedie di ogni allievo saranno invece a carico dei partecipanti.
Ogni partecipante – residente e non residente – dovrà comunque provvedere ai costi di vitto e alloggio e agli eventuali spostamenti. L’organizzazione fornirà elenco delle strutture convenzionate.

CONVENZIONI

Per tutti i partecipanti al laboratorio è possibile:

  • usufruire di vitto e alloggio convenzionato presso l’Ostello e Locanda di Onferno, ad un costo di 10,00 euro a pasto. Con il pasto alla Locanda di Onferno è compreso il pernottamento. Occorre comunque prenotare.
  • usufruire di vitto e alloggio convenzionato presso altri ristoranti, B&B, Locande convenzionate con il festival. L’elenco aggiornato sarà consultabile sul sito www.apassoduomo.org
  • usufruire di uno sconto del 20% sul biglietto del festival A passo d’uomo, che si terrà il 6-7-8 settembre 2013

DIRITTO D’AUTORE La proprietà intellettuale di ogni fotografia è e rimane dei rispettivi autori, così come regolata ai sensi di legge.
L’Unione Valconca e la Provincia di Rimini acquisiranno la proprietà delle fotografie della mostra, le quali costituiranno un archivio fotografico dei paesaggi del territorio. Tali foto potranno essere allestite e riprodotte in altre sedi e formati per nuove mostre, pubblicazioni, presentazioni, video e altre forme di rappresentazione e comunicazione inerenti il progetto Sguardi sul paesaggio e/o il festival A passo d’uomo e le sue future edizioni. Gli enti promotori del laboratorio e la direzione del festival si impegnano a citare sempre e in qualsiasi circostanza gli autori delle foto.
Le foto delle mostra ed eventualmente altre selezionate dai partecipanti il laboratorio – previo consenso degli autori interessati – saranno inoltre utilizzate dall’organizzazione per realizzare alcune installazioni video per promuovere nell’ambito del festival A passo d’uomo la mostra e la circuitazione degli esiti dell’esperienza laboratoriale.
Altresì, gli enti promotori del laboratorio e la direzione del festival, in base agli esiti dell’esperienza e qualora ci siano le condizioni e le risorse necessarie, provvederanno a pubblicare gli esiti del laboratorio in un volume, indicando sempre il nome degli autori delle singole foto, senza nulla dovere ai partecipanti.

INFORMAZIONI E SEGRETERIA ORGANIZZATIVA

La segreteria organizzativa del laboratorio ha sede a Rimini in Corso d’Augusto 144. Per chi fosse interessato è possibile chiedere ed avere ulteriori informazioni di persona, previo appuntamento.
Ulteriori informazioni e contatti saranno disponibili:

  • sul sito all’indirizzo www.apassoduomo.org. Nel menu scegliere la sezione Laboratori
  • inviando una richiesta all’email intercitylab@yahoo.it. Indicare nell’oggetto Laboratorio Sguardi sul paesaggio
  • al numero di cellulare della segreteria organizzativa del laboratorio al + 39 331 7426704

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