image
A passo d’uomo, la Notte Rosa dell’entroterra
A passo d’uomo, la Notte Rosa dell’entroterra

L’incontro di giovedì 19 aprile presso la sala ex-lavatoio di Morciano di Romagna inizia con i migliori auspici da parte del Sindaco di Gemmano Edda Negri che rivela, davanti ad un pubblico gremito, il proposito del progetto “A passo d’uomo”: diventare la Notte Rosa dell’entroterra. Un progetto ambizioso, non c’è che dire, ma che man mano comincia a prendere vita tanto che anche chi si definisce il più “concreto” del gruppo, ovvero l’architetto Bartolomeo ci rivela di diventare ogni giorno più fiducioso.
L’argomento principale della serata sono i tre laboratori che saranno le fondamenta del festival insieme alle camminate che ci permetteranno di scoprire luoghi impensabili e sconosciuti ai più.

Il laboratorio di scenografia che verrà svolto da Fabio Biondi riguarda la drammaturgia degli spazi, “l’unità tra cultura e natura”. Attraverso la scoperta di questi nostri luoghi sarà possibile immaginarsi una nuova scena e saranno proprio i luoghi a suggerirci cosa fare, spiega Biondi.
L’installazione delle opere che verranno realizzate con i materiali reperibili in natura, da realizzarsi in 3 lunghi week end, sarà successiva ad un laboratorio di 4 giornate ma “l’importante — dice Biondi — è diventare artigiani del pensiero”.

Del laboratorio teatrale intitolato “Voci e volti dei luoghi” ce ne parla Francesca Airaudo che si sofferma soprattutto sul significato delle camminate. “In questi posti ci andiamo per stare lì, non dobbiamo andare in nessun posto ma semplicemente siamo lì per stare in ascolto.” L’ascolto è tipicamente teatrale e se ancora non abbiamo ben chiaro cosa faremo sul posto — spiega Airaudo — l’importante è che sappiamo che quella sarà la nostra scena.
In fondo questi laboratori che si alimenteranno di una partecipazione costante, devono partire dal gioco e dal mettersi in gioco, devono partire dal dialogo con gli altri.

Il laboratorio sulla memoria si occuperà della divulgazione delle memorie, spiega Silvana Cerruti.
La parte teorica si esaurirà in due-tre ore mentre della parte pratica, più sostanziosa, si occuperà Davide Schinaia. Sono gli anziani i custodi delle memorie, essi sono una risorsa, come uno scrigno da aprire per raccogliere esperienze e se gli anziani vengono raccontati dai giovani — spiega Cerruti — assistiamo davvero ad un’esperienza meravigliosa. Tuttavia l’interazione con gli anziani non si deve limitare all’ascolto, ci deve essere un approfondimento da parte nostra, una curiosità in più, tant’è che nelle interazioni la parola conta solo il 7% — spiega — ciò che conta maggiormente è la sinergia che si crea tra gli interlocutori. Brillante e calzante infine l’incoraggiamento alla Steve Jobs di Silvana Cerruti per portare avanti al meglio questo progetto: “Siate curiosi, siate creativi!”.

Ph. Matteo Conti – Mucche in transito

Commenti

commenti

  • aggiornamenti Facebook

    This message is only visible to admins:
    Unable to display Facebook posts

    Error: Error validating application. Application has been deleted.
    Type: OAuthException
    Code: 190
    Click here to Troubleshoot.